Specchi incisi
«Potrei inventarmi un sacco di “fole” sul perché ho scelto di esprimermi con la mia particolare tecnica e non con altre (che per altro frequento e non disdegno) ma la verità è che mi ci ha portato la vita, la mia vita con la mia storia, le mie esperienze, il mio inconscio… niente di ideologico e mentale.
Potremmo giocare per ore sul simbolo, sulla semantica dello specchio, sulle metafore che lo rappresentano, ma non è questo che ci interessa qui. Quello che vorrei che le mie opere esprimessero è il senso pervasivo di mistero sotteso all’osservazione del mondo, perché quel mistero e l’affannoso tentativo di svelamento che ci compete come uomini costituiscono forse il sale della vita.
Mi piacerebbe che come altrettante esperienze iniziatiche, le mie opere concedessero allo spettatore, nel gran caravanserraglio del nostro mondo mercificato, la chance di un momento di calma e di silenzio… di riflessione.»